Page 25 - Legno 4.0 - Numero 2
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  best practices:
• La Cina, uno dei Paesi più inquinati della Terra, prevede di aumentare la copertura forestale fino al 23% del suo territorio totale entro il 2020. Negli ultimi cinque anni sono già stati piantumati 338.000 km2 di foreste in tutto il Paese ricoprendo un’area di dimensioni superiori a quella dell’Italia (301.338 km2), per un costo totale di circa 83 miliardi di dollari. Entro la fine del 2018 il programma prevede altri 66.000 km2 di nuove foreste, un’area di poco inferiore a quella dell’Irlanda. (Fonte: Focus.it)
• Dovrebbe sorgere per la fine del 2020 la prima città-foresta antismog a Liuzhou,
una delle zone più inquinate della Cina. Ospiterà più di 30mila abitanti e sarà la prima città autonoma a impatto zero, grazie a impianti geotermici e fotovoltaici negli edifici, mezzi di trasporto elettrici e migliaia di alberi tra palazzi e strade. Un agglomerato progettato da un gruppo di italiani, che si estenderà su un’area di 175 ettari, in grado
 di assorbire circa 10mila tonnellate di CO2 e 57 tonnellate di polveri sottili, producendo parallelamente 900 tonnellate di ossigeno. Inoltre aiuterà a ridurre la temperatura del suolo, l’inquinamento acustico e contribuirà al ripopolamento della fauna. (Fonte: CNN)
• Dopo i progetti del Bosco Verticale dell’architetto Stefano Boeri a Milano, Nanchino, Utrecht, Tirana, Losanna e Parigi, arriva l’annuncio della nuova torre che verrà costruita a Eindhoven, nei Paesi Bassi. Trudo Vertical Forest sarà il primo edifico green destinato all’edilizia popolare. Con 19 piani e 75 metri di altezza, il grattacielo ospiterà 125 alberi e 5.200 tra arbusti e piante che si stima assorbiranno oltre 50 tonnellate di anidride carbonica all’anno. (Fonte: Icon Design)
• Nei prossimi 25 anni è prevista la messa
a dimora di 50 milioni di alberi lungo una delle autostrade più desolate dell’Inghilterra, la M62, lunga 172 chilometri. Un polmone verde capace di assorbire 8 milioni di
 tonnellate di carbonio ma anche un corridoio ecologico per la fauna ormai incapace
di spostarsi da un luogo all’altro a causa
di barriere umane invalicabili come le autostrade. (Fonte: The Telegraph)
• Modena è la prima città italiana a sperimentare il CityTree, l’innovativa panchina pubblica che mangia lo smog e ripulisce l’aria. Dopo Oslo, Dresda e Hong Kong, arrivano anche in Italia i pannelli biotecnologici di 3,5 m2 che fungono da filtri dell’aria in grado di catturare 240 tonnellate di CO2. Ogni CityTree, realizzato con muschio e piante particolari, può avere sulle città lo stesso effetto di 275 alberi. (Fonte: Corriere della Sera)
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