Page 24 - Legno 4.0 - Numero 2
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 alberi: fedeli alleati nella lotta contro lo smog nelle principali cittÀ del mondo
 Autore: Claudia Archetti
 Là dove c’era l’erba ora c’è una città e
quella casa in mezzo al verde ormai dove sarà? Si chiedeva Adriano Celentano più di cinquanta anni fa. E ancora ci si interroga sulle sorti del Pianeta messo a dura prova
da inquinamento, cambiamenti climatici e sovrappopolazione. Ma in aiuto vengono proprio gli alberi, principali alleati nella
lotta ai cambiamenti climatici. Hanno un impatto benefico sull’organismo, migliorano l’equilibrio psicofisico, proteggono il suolo dal rischio di erosione, favoriscono la biodiversità vegetale e animale, forniscono cibo e legname, migliorano l’armonia del paesaggio e, non da ultimo, consentono
di ridurre le emissioni di CO2 del 37%. È quanto emerge da uno studio condotto dalla Nature Conservancy in collaborazione con altre quindici istituzioni e pubblicato sulla rivista Pnas (Proceedings of the National Academy of Sciences). Le foreste, che secondo la FAO ricoprono più di 4 miliardi di ettari, ossia il 30% della superficie coperta dalle terre emerse, potrebbero rivelarsi infatti i migliori alleati per sconfiggere, o quantomeno arginare, il colossale problema
 dell’inquinamento. Secondo l’indagine, la riforestazione, la lotta al disboscamento, una gestione forestale più oculata, un diverso sfruttamento dei terreni agricoli e la valorizzazione delle paludi, che ricoprono il 5% del territorio mondiale, consentirebbero di imprigionare 7 miliardi di tonnellate di CO2, equivalente a quella emessa da 1,5 miliardi di automobili. Numeri importanti per il nostro Pianeta che permetterebbero di contenere l’aumento della temperatura al di sotto dei 2 gradi centigradi, così come previsto dall’accordo di Parigi.
Le foreste hanno infatti un potere di raffreddamento sul clima, dimostrato da uno studio pubblicato su Nature Communications da un team internazionale di ricercatori guidato dall’Università di Leeds. Oltre ad assorbire l’anidride carbonica e rilasciare ossigeno, infatti, gli alberi emettono altri gas che prendono parte a complicate reazioni chimiche nell’atmosfera generando un effetto di raffreddamento superiore rispetto al riscaldamento globale con un conseguente beneficio per il Pianeta.
Proteggere le aree verdi e tutelare le
 foreste quindi non significa solo piantare gli alberi ma garantirgli una crescita affinché nel tempo possano restituire valore alla comunità e all’ambiente.
Non solo alberi ma anche aiuole e soprattutto siepi. Lo conferma una ricerca realizzata dall’Università del Surrey e pubblicata sulla rivista inglese Atmospheric Environment: gli arbusti, agendo come corpi porosi, assorbono gli elementi inquinanti meglio degli alberi ad alto fusto, risultando inoltre esteticamente gradevoli e utili
per ripristinare gli ecosistemi urbani. Tra
gli arbusti mediterranei che assorbono bene metalli pesanti e particolato, il
CREA (Consiglio per la ricerca e l’analisi dell’economia agraria), grazie a una ricerca finanziata dal ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali (Mipaaf), ha individuato 8 specie antismog: ilex, viburno, viburno lucido, corbezzolo, fotinia, alloro, eleagno, ligustro. In particolare, ciascuna pianta messa a dimora in un ambiente urbano svolge un’azione di riduzione della CO2 equivalente a quella di 3-5 alberi forestali di pari dimensioni.
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