Page 14 - Legno 4.0 - Numero 2
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 stop allo sfruttamento illecito, e a Volte irreVersibile, delle risorse forestali
 Commissione Europea come organismo di controllo EUTR (Monitoring Organisation - MO) per l’Italia. Il sistema di Due Diligence LEGNOK, realizzato dal Consorzio e disponibile sul Portale LEGNOKWEB, prevede tre elementi chiave volti a garantire la totale tracciabilità del legno e dei prodotti da esso derivati:
• Accesso alle informazioni • Valutazione del rischio
• Attenuazione del rischio
Gli operatori che adottano il Regolamento possono apporre il marchio registrato LEGNOK, garanzia dell’avvenuto rispetto dell’EUTR, su tutti i documenti commerciali dell’azienda, inclusi quelli pubblicitari e divulgativi (ma non sui prodotti commercializzati), accrescendo l’immagine e la reputazione aziendale in termini di legalità dei prodotti commercializzati.
Intervista ad Angelo Mariano, responsabile area tecnica LEGNOK
propri Sistemi approvati dalla Commissione europea.
Quale potrebbe essere l’evoluzione dello scenario grazie all’applicazione del regolamento?
Tutti ci auguriamo che l’EUTR e le altre norme internazionali di contrasto al commercio
di legno illegale quali il FLEGT, il Lacey Act degli USA, l’Illegal Logging Prohibition Act australiano e il Clean Wood Act del Giappone riescano nell’intento comune di salvaguardare le foreste del pianeta preservandole per le generazioni future in un’ottica di gestione e sviluppo sostenibili. La chiave del successo,
in tal senso, è nelle mani dell’operatore commerciale che è chiamato in prima persona a tutelare il patrimonio boschivo dei paesi produttori e maggiori esportatori di legno attraverso il rispetto delle leggi localmente vigenti.
 A distanza di anni cos’è cambiato con l’applicazione del Regolamento EUTR? Quali ripercussioni ci sono state sul mercato?
La consapevolezza degli addetti alle filiere
del legno e della carta, riguardo agli obblighi introdotti con l’EUTR, è in continuo aumento, ma resta ancora tanto da fare in tal senso. In sintesi potremmo dire che si è intrapresa la strada giusta, ma il punto d’arrivo è ancora lontano. Per quanto riguarda il macrosistema legno-arredo-carta, nei cinque anni intercorsi dall’applicazione dell’EUTR, non si sono riscontrate ripercussioni statisticamente significative a livello UE delle importazioni da paesi extracomunitari. Relativamente all’Italia è interessante notare il calo avvenuto tra il 2015 e il 2016 di circa l’8% delle importazioni da questi ultimi a fronte dell’invarianza della quota derivante dagli altri Stati membri UE. Ovviamente questo parametro va osservato più a lungo prima di poterlo correlare ad un
effettivo orientamento del mercato.
Quali sono state le maggiori difficoltà nel seguire le indicazioni del Regolamento?
L’EUTR, per sua natura, non è una norma che prescrive o vieta (al di là dell’importazione
di legno palesemente illegale) determinati comportamenti all’operatore e pertanto non
si presta all’adozione di check list elaborate in modo deterministico, lasciando piuttosto ai singoli soggetti l’arbitrio delle proprie decisioni circa la trascurabilità del rischio relativo al potenziale approvvigionamento da effettuare. L’operatore deve quindi essere in grado di
far fronte alle procedure di Due diligence che possono risultare poco agevoli, quando non inaccessibili a causa di evidenti limiti di know how specifico. È per questo motivo che il regolamento prevede delle Monitoring organizations, come ConLegno, che possono mettere a disposizione di chi ne fa richiesta i
 L’EVOLUZIONE DEL SISTEMA
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