Page 40 - Legno4.0 - N°14
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solo gli eventi tragici o calamitosi, si pensi per esempio alla tempesta Vaja, possono in- cidere sul mercato: siamo in un mondo for- temente interconnesso e di recente anche le Olimpiadi invernali in Cina o la crescita del mercato immobiliare nel Nordamerica han- no avuto conseguenze non indifferenti sul mercato europeo.”
MANUTENZIONE
In fase di costruzione, le condizioni meteo hanno generalmente la stessa influenza sul legno che sugli altri materiali: la differenza è che le strutture in legno vanno protette da precipitazioni e in caso di imprevisti vanno fatte riasciugare prima di procedere a mon- taggio, rivestimenti e impianti, per evitare problemi relativi alla durabilità.
“È un aspetto che meriterebbe la massima attenzione – chiarisce Follesa – purtroppo il tema della manutenzione è spesso trascu- rato, ma questo riguarda gli edifici in gene- rale, non solo le strutture in legno, ed è una questione culturale. Accettiamo il fatto che quando acquistiamo un’automobile dob- biamo effettuare il tagliando periodico, ma non accettiamo controlli annuali per le case che ci costruiamo e per le quali, se va bene, spendiamo almeno dieci volte tanto.”
Nel caso del legno, la manutenzione è im- portante come e più che per altri materia- li, tuttavia i controlli riguardano solo pochi
aspetti, come le parti della struttura più esposte a possibili rischi o soggette a pos- sibili perdite. Recentemente, per garantire una maggiore sicurezza nel tempo, sono stati sviluppati sistemi di monitoraggio e controllo della durabilità della struttura che utilizzano sensori di umidità inseriti in alcu- ni punti strategici dell’organismo struttura- le. Mediante un sistema di invio continuo di dati, i sensori forniscono informazioni costanti sui possibili rischi di degrado della struttura.
“La tecnologia risolve solo in parte, – con- clude l’ingegner Follesa di dedaLEGNO – il problema culturale rimane: bisogna accet- tare il fatto che per mantenere la nostra casa nel tempo dobbiamo spendere in ma- nutenzione. Altrimenti, come pensiamo che possano essere arrivate fino a noi strutture in legno come le pagode giapponesi di Nara, con 14 secoli di vita alle spalle? Esistono an- cora oggi strutture in legno con una storia millenaria. Quanto al cemento armato, ve- dremo...”
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