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 DALLE FONDAMENTA AGLI IMPIANTI: COME E PERCHÉ SI RISPARMIA TEMPO E IN FUNZIONE DI QUALI VARIABILI
   L’ingegner Maurizio Follesa, specialista in progettazione e ricerca scientifica su edifici a struttura in legno. È tra i soci fondatori dello studio dedaLEGNO.
QUANTO TEMPO IN MENO?
“Una stima precisa della riduzione dei tempi è difficile perché dipende molto dalla com- plessità della costruzione – precisa l’inge- gner Follesa – ma in linea di massima, se si fa un confronto con le strutture in cemento armato o muratura, si può ipotizzare un ri- sparmio del 65-70%. Un esempio concreto: mettiamo a confronto la costruzione di un solaio in laterocemento e di un solaio in legno. Nel primo caso, occorre puntellare il solaio, casserare le travi, utilizzando tra l’altro il legno, posare il solaio, effettuare il getto, attendere la maturazione e infine disarmare il tutto: in totale, circa un mese di lavoro. Per un solaio in legno, soprattutto nel caso di un edificio multipiano ad esem- pio in CLT, una volta realizzate le pareti di un piano, basta posare i pannelli del solaio e il collegamento viene effettuato con viti e pia- stre metalliche, con un processo a secco che richiede appena poche ore di lavoro.”
Tutto questo si traduce non solo in conse- gne più rapide, ma anche in una maggior si- curezza in cantiere: sia gli elementi costrut- tivi, sia gli attrezzi sono molto più leggeri di quelli tradizionali, con rischi minori per gli operatori coinvolti.
LA FASE PROGETTUALE
Prima dell’avvio dei lavori, una differenza sostanziale si incontra già al momento della progettazione che, nel caso di un’opera in legno, richiede una forte integrazione con tutte le altre discipline, una cura e un det- taglio che nella progettazione di un’opera in muratura difficilmente si raggiunge. “Gli elementi costruttivi – spiega Follesa – sono per la maggior parte dei casi pre-assemblati e pre-lavorati in stabilimento, con macchine a controllo numerico che lavorano con pre- cisione millimetrica alla preparazione tanto dei passaggi per gli impianti quanto delle aperture necessarie per la posa di porte e infissi. Di conseguenza, la tipologia di infis- si, le eventuali lavorazioni e tagli per i col- legamenti strutturali vanno tutti decisi già in fase progettuale, con il più alto livello di dettaglio possibile.” Qualche aggiustamen-
di Letizia Rossi
to in cantiere è sempre possibile, ma ogni operazione e lavorazione già prevista in fase di prefabbricazione comporta una riduzione dei tempi di lavorazione in cantiere e una maggior precisione.
“Si tratta di un approccio opposto a quello delle opere intelaiate in cemento armato – sottolinea l’ingegnere – per le quali molte decisioni vengono rinviate alla fase realiz- zativa. Nel caso del legno, per una proget- tazione efficace e più rapida sarà fonda- mentale l’integrazione fra le discipline e la competenza del progettista, che deve essere in grado di riconoscere le ‘esigenze’ del ma- teriale: dunque, raccogliere le informazioni fondamentali, come aperture, scelta degli infissi e passaggi degli impianti per ridurre i cosiddetti tempi morti”.
LA MANODOPERA
Follesa conferma che contenere i tempi di costruzione ha inoltre un riflesso sul- la valutazione dei costi, in particolare per le voci che riguardano la manodopera. L’impatto è sicuramente significativo, tal- volta tuttavia non traspare adeguatamen- te, soprattutto nel caso di edifici pubblici. Qui la valutazione dei costi si basa su prez- zari regionali che non sempre tengono con- to correttamente dei diversi tempi di co- struzione richiesti dal cemento e dal legno.
MATERIALI E PREZZI
Soprattutto in questo momento storico, le variabili che possono influenzare tempi e costi di realizzazione di un edificio in legno sono legate all’andamento del mercato e alla disponibilità del materiale. “Se pensia- mo agli eventi eccezionali di questi ultimi anni – argomenta Maurizio Follesa – la pan- demia e la guerra hanno determinato un forte incremento dei costi e un’improvvisa carenza di materie prime, dopo diversi anni di relativa calma. Quello dell’approvvigiona- mento è purtroppo un problema non indif- ferente: molto prima della fase di cantiere, deve essere fatto l’ordine del materiale da lavorare, con conseguenti ricadute sulle tempistiche di realizzazione. Purtroppo, non
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